Il life story book/life story work nasce/parte da alcuni obiettivi generali: narrare prima, e scrivere poi, sulla propria vita, spinge ad identificare ed integrare alcuni elementi, alcune verità che costituiscono sostanzialmente quelle verità attraverso le quali si vive/viviamo, per creare poi una storia unica. In tal modo un life story book si sostanzia come forma narrativa per unire gli eventi della propria vita.
Lo strumento principale/centrale in un simile percorso è la storia, e proprio attraverso la sua costruzione e ricostruzione vengono stimolate le capacità del singolo individuo, lo si stimola in un’esplorazione che va anche al di là della propria personale esperienza e lo pone in comunicazione con tutti gli ambiti della vita, sociali e personali (da ciò chiaramente deriva un certo benessere).
A partire da queste prima considerazioni, possono essere individuati alcuni elementi chiave:
- recupero di se stessi
- come vedi il mondo e come vedi il mondo in cui vivi
- le memorie/i ricordi come versioni in miniatura del se stesso reale, noi scaviamo, noi guardiamo, noi sciogliamo/districare/sbrogliare (elementi che fondamentalmente costituiscono le basi di un life story book)
Lo storytelling diviene così strumento attraverso il quale un gruppo o una singola persona può fare una sorta di valutazione e avere un riscontro dei progressi fatti nei confronti di una specifica problematica; nel caso in cui si parli di “digital storytelling”, mettere a disposizione la propria esperienza alla comunità virtuale per far sì che la sua personale esperienza possa essere diffusa e soprattutto replicabile (in tal caso il digital sorytelling diventa un’azione autenticamente collettiva).
- Lo schermo multimediale può creare un ambiente in cui la persona che narra, attraverso animazioni grafiche e video è come se amplificasse il senso delle parole, combinandole alle immagini
- Il Life story Book ” da oggetto personale a strumento sociale Presentazione ( vedi)
- Il Life Story Book Risultai della ricerca (vedi)