La comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.)

Memoria, comunicazione, orientamento

La comunicazione aumentativa alternativa (C.A.A.) nasce come una modalità di facilitazione e miglioramento della comunicazione che va incontro a coloro i quali hanno delle difficoltà nell’utilizzare dei canali comunicativi  “tradizionali”, in particolare quelli attinenti il linguaggio orale e la scrittura.

Da un lato l’aggettivo “aumentativa” suggerisce come essa non voglia sostituire ma incrementare le possibilità comunicative della persona mentre, dall’altro, la si definisce “alternativa” perché utilizza modalità di comunicazione che non rientrano propriamente tra quelle definite tradizionali.

L’aggettivo “aumentativa” apre la strada ad un altro elemento che andrebbe ritenuto come punto di partenza in un progetto di C.A.A.: il sistema di comunicazione esistente, le cosiddette possibilità comunicative cui si fa riferimento sopra, e che rappresenta il terreno nel/sul quale vanno poi inseriti/consigliati determinati o più specifici ausili.

I progetti di C.A.A. come progetto Multimodale

Un progetto di C.A.A. ha inizio proprio con l’interpretazione e la valorizzazione delle risorse naturali della persona, che vengono definite come “modalità unaided” (non assistite) di comunicazione; esse costituiscono quelle modalità che non presuppongono l’uso di dispositivi esterni per comunicare e che, dunque, si rifanno alle competenze di cui l’individuo è già in possesso (es. espressioni del volto, vocalizzi, gesti, segni e linguaggio verbale).

A partire da tali competenze di cui il soggetto è già in possesso possono poi essere costruite nuove competenze e nuove occasioni di comunicazione che potrebbero comprendere le cosiddette “modalità aided” (assistite) e che, come la parola stessa suggerisce, fanno riferimento a strumenti (elettronici) low-tech (che comprendono ausili di comunicazione a uscita in voce che riproducono singoli messaggi o messaggi in sequenza di pochi minuti – i cosiddetti VOCAs, Vocal Output Communication Aids  - ), a strumenti elettronici high-tech (che includono ausili più complessi come, ad esempio, comunicatori simbolici multi caselle o comunicatori alfabetici multi display)

***qui ci possiamo inserire i link per approfondire il tema delle griglie di comunicazione con le rispettive foto che mi ha passato Cristina e con un ulteriore approfondimento sui software in generale essendo un programma per pc la selezione dei simboli dovrà avvenire attraverso una tastiera, un puntatore (mouse, joystick ecc.).

Il riferimento a questi diversi sistemi/modalità di comunicazione chiarisce anche i motivi per i quali un progetto di C.A.A. possa essere definito come multimodale e, nel contempo, richiama un’altra caratteristica che dovrebbe essere parte integrante di un progetto di C.A.A. ma che è innanzitutto un elemento centrale nel normale sviluppo della comunicazione

I cosiddetti partner comunicativi (che in genere hanno relazioni di natura sociale, educativa o di cura con l’utente sono parte integrante in un sistema interattivo svolgendo, pertanto, una funzione importante nel rendere ancor più efficace un percorso/progetto di C.A.A offrendo, da un lato, maggiori opportunità di utilizzo della C.A.A. e. dall’altro, creando opportunità di comunicazione nel contesto delle attività quotidiane.

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