C.A.A. e strumenti High-tech

Strumenti High-tech 

In un percorso di CA.A. la scelta dell’ausilio di comunicazione va di pari passo con l’obiettivo di costruire e personalizzare i contenuti comunicativi e la scelta dei simboli significativi per la persona.

Il tema ricorrente della personalizzazione, associato a quello degli strumenti high-tech, indica/suggerisce la possibilità di costruire degli schemi standard di tabella, in questo caso specifico tabelle simboliche multimediali, individuando criteri specifici (es. numero di celle, tipologia di immagini, carattere, scelta della voce di sintesi ecc.) con la possibilità di un ulteriore condivisione con i cosiddetti partner comunicativi.

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Il trasferimento delle tabelle simboliche cartacee su dispositivo multimediale avviene attraverso l’uso di software specifici per la loro creazione.

L’utilizzo di dispositivi multimediali che rientrano nella categoria degli strumenti High-tech apre anche alla possibilità di variare nella scelta più specifica del dispositivo da utilizzare in un percorso di C.A.A. , soprattutto tenendo presenti le esigenze specifiche della persona con cui lo si utilizza.

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Utilizzare, ad esempio, dispositivi touch screen facilita ed agevola l’interazione anche di persone che hanno poca dimestichezza con i sistemi informatici/ persone poco informatizzate sostenendone e rinforzandone l’autonomia comunicativa o la partecipazione attiva ai processi comunicativi di cui entra a far parte/con cui entra in contatto.

Il criterio di “usabilità”, al quale è necessario rifarsi nella costruzione di tabelle di comunicazione simbolica, fa si che esse possano divenire dei veri e propri facilitatori anche per persone che hanno difficoltà cognitive, deficit sensoriali che attengono all’area dell’udito e della vista, o per persone afasiche (incapaci di utilizzare il linguaggio e , quindi, di esprimersi o di comprendere ciò che gli viene detto).

IMG_2566L’intenzionalità comunicativa e la partecipazione del soggetto sono ulteriormente sostenuti con l’utilizzo ausili con uscita in voce perché facilitano innanzitutto l’inserimento spontaneo in una conversazione ed in secondo luogo garantiscono l’immediatezza della comunicazione e una maggiore velocità grazie, appunto, all’uso di modalità programmate.

Ulteriori strumenti che possono fungere da facilitatori sono sensori, mouse ed emulatori di mouse come trackball e joystick speciali, puntatori oculari o tastiere facilitate.

Ogni singolo elemento, dunque, sia preso singolarmente che inserito in un contesto che presuppone una progettazione più ampia/estesa, sostiene il principio secondo il quale i progetti di C.A.A. vanno innanzitutto definiti come multimodali.