Anziani: tecnologie per vivere meglio

Cristina Manfredini (in alto a destra) di ASPHI In occasione di una sperimentazione in una struttura per anziani

Le tecnologie mobile e touchscreen (computer touch, tablet, smartphone) sono strumenti personali di uso comune per la comunicazione e la partecipazione alla vita sociale e come facilitatori per l’apprendimento. Asphi da  qualche tempo ha studiato l’uso di questi strumenti per il del miglioramento della qualità della vita di persone anziane non autosufficienti.

Ha avviato quindi attività di ricerca e sperimentazione di quelle tecnologie che favoriscono l’autonomia, la comunicazione e la partecipazione sociale delle persone  anziane con fragilità e/o non autosufficienza: formazione e consulenza di educatori, animatori, operatori sociali sanitari, caregivers e attività di informazione e sensibilizzazione rivolte a istituzioni, gestori di servizi e cittadini sono stati i cardini del successo di questa iniziative

L’efficacia in termini di stimolazione delle funzioni cognitive e motorie attraverso tecnologie quali sensori di movimento (kinect, pc touch, tablet per la comunicazione, tastiere facilitate etc.) ha permesso  di portare avanti alcuni dei progetti avviati in strutture per anziani e Centri Diurni per anziani

Villa Serena e Villa Ranuzzi (RSA di Bologna) collaborano da anni con Asphi nella costruzione di un modello di progettazione di servizi che vede l’inserimento delle tecnologie nelle pratiche degli operatori socio-sanitari, per lo svolgimento di attività a supporto delle autonomie e di una maggiore partecipazione dell’utenza. Tale modello ha permesso, da un lato, di consolidare l’uso delle tecnologie acquistate e, dall’altro, di avviare nuovi percorsi di ricerca e di consulenza su casi singoli (con difficoltà uditive, visive, di comunicazione e motorie), per l’individuazione di ausili o strumenti di semplice utilizzo per supportare l’anziano e migliorare la relazione con i familiari e gli operatori.

In continuità con un percorso di innovazione dei servizi di animazione che ha visto l’inserimento di tecnologie e la formazione degli operatori, le attività proposte negli anni precedenti in 3 Centri Diurni anziani afferenti all’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona (ASP Bologna), sono state estese ad altri due Centri Diurni con la partecipazione di un gruppo di studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro